Sciopero Generale della
Scuola 5 Maggio 2015
Ecco i motivi della
protesta caro Ministro Giannini
(visto che oggi ha esordito dicendo che non
capisce cosa contestiamo)
#lascuolasiamonoi
La scuola pubblica è da più di 20 anni che subisce riforme e
controriforme attuate dai governi di turno. La più devastante sicuramente la si
può attribuire al Ministro Gelmini: riforma
che ha precarizzato in poco tempo migliaia di docenti di ruolo e non ha
prodotto risultati efficienti nell’assorbimento e quindi nel reclutamento di
ruolo dei precari storici. Come se non bastasse la qualità della vita
scolastica è precipitata tanto che assistiamo quotidianamente a fatti che
testimoniano da nord a sud (tranne poche eccezioni che dovrebbero essere la
regola) come la scuola cade a pezzi in termini stretti del termine e reali
(continui tetti che crollano o soffitti che si frantumano sugli alunni e sui
docenti) e poi assistere ad ogni avvio di anno scolastico a scuole non
tinteggiate, sempre meno pulite, con impianti di riscaldamento fatiscenti e
malfunzionanti, a servizi igienici carenti insomma una scuola senza soldi (genitori e parenti aiutano in termini di lavoro ed economici la scuola ogni giorno) che
non può gestire le occorrenze minime per svolgere attività scolastica. Ad
aggravare questo stato si aggiunge anche il problema delle classi pollaio
(determinate dal numero di alunni per classe stabilito dalla riforma in n.
25/26) e delle classi ‘articolate’ (classi che si uniscono in alcune ore di
didattica per sopperire alla mancanza di ore di cattedre dei docenti della
disciplina e che costringono i docenti ad insegnare in classi con un numero che
va da 30 a 35 alunni per ora di studio).
Vogliamo parlare poi del lavoro di molte segreterie che non riescono a tenere
l’amministrazione ordinaria perché, ogni anno, viene meno il numero di
collaboratori e poi persone costrette sempre al turn over e senza sede fissa.
Vogliamo parlare delle attività aggiuntive che rimangono spesso relegate solo a
forme di recupero e di attività irrisorie.
E meglio non continuare e siccome tutto ciò non bastava il
governo di turno ha pensato bene che le cose non vanno e che dobbiamo riformare
questa scuola per renderla una #buonascuola. Non potevamo certo immaginare che
si arrivasse a questo disegno diabolico che ha nascosto dietro tanti proclami e
slogan di turno un decreto legge di scuola aziendalistica dove vengono
precarizzati ancora di più i docenti di ruolo, dove i precari di tutti i tipi
sono stati messi in disparte e dove si è pensato bene di gestire ogni scuola
con il ‘buon padre di azienda’ : il cosidetto PADRE PADRONE (Dirigente Sceriffo
per fare il bello e il cattivo tempo) e
perché non cancellare tutti i diritti della carta costituzionale riferiti ai
lavoratori e agli insegnanti come il diritto al lavoro, alla libertà
d’insegnamento e valore etico della professione e ancora dobbiamo subire cosa?
Stipendi bloccati da 7 anni e classe docente più sottopagata d’Europa e il
Ministro Giannini dice di non comprendere i motivi di questo sciopero e di
questo malcontento. Come diceva il famoso Totò.. ’Ma mi faccia il piacere!!!’.
Caro Ministro venga in prima linea e venga a svolgere tutto
quel certosino e laborioso lavoro di aula e di attività che gli insegnanti e
tutto il personale della scuola rivolge ai nostri ragazzi che passano gli anni più importanti della loro
vita di formazione con NOI.
Non vogliamo lezioni da nessuno e vogliamo svolgere
il nostro lavoro con dignità e con le risorse che togliete continuamente a noi
per elargire a vostro piacimento e a chi vi pare. Basta! Oggi abbiamo dimostrato finalmente che
il popolo della scuola esiste ed è unito. Ora attendiamo con diligenza
l’ascolto e il confronto per fare una buona riforma e che sia garante di una
SCUOLA PUBBLICA E DEMOCRATICA!
5 Maggio
2015
Docente Scuola Secondaria 2 grado Sicoli Teresa